lunedì 27 febbraio 2012

PACCHETTO LATTE, TUTTE LE NOVITÀ PER I PRODUTTORI ITALIANI



ROMA (ITALPRESS) – Rivoluzione nel settore lattiero-caseario. Il Parlamento Europeo ha infatti approvato il nuovo “Pacchetto Latte”, un regolamento che stravolge non soltanto i rapporti tra i produttori e la distribuzione, ma che cambia soprattutto le dinamiche in termini di concorrenza sul mercato. Saranno infatti le organizzazioni dei produttori a fissare i prezzi in fase di negoziazione (fino ad un massimo del 33% della produzione nazionale), una opportunita’ che fino ad oggi era negata dalle norme antitrust. Piu’ potere, dunque, ai produttori, riconosciuti dall’Unione Europea come anello debole della intera filiera. E questa non e’ la sola novita’ rilevante del Pacchetto Latte, visto che in Italia avra’ grande rilievo anche la possibilita’ data ai produttori di formaggi Dop e Igp di programmare la produzione, altra concessione in deroga alle norme sulla concorrenza. Tutto questo per dare certezze non soltanto a coloro che operano nel settore, ma anche ai consumatori. La programmazione, infatti, evitera’ l’oscillazione dei prezzi, che negli ultimi anni hanno condizionato il mercato. “Questo pacchetto e’ un successo dell’Italia – ha ribadito a piu’ riprese Paolo De Castro, presidente della commissione Agricoltura del Parlamento Europeo -. In commissione abbiamo stravolto la proposta che ci era stata presentata e conquistato la fiducia degli altri Stati membri. All’inizio sembrava impossibile pensare che le organizzazioni dei produttori potessero programmare la produzione dei formaggi Dop e Igp. Per l’Italia, questo, rappresenta una svolta importante”. A fargli eco anche il ministro per le Politiche Agricole, Mario Catania: “Questo pacchetto e’ la dimostrazione che Bruxelles non e’ una controparte. L’importante e’ che siamo capaci di spiegare le nostre ragioni e di interfacciarci correttamente con gli altri Stati membri”. Il regolamento, inoltre, prevede un provvedimento che in Italia era gia’ nell’aria, ovvero l’obbligo di sottoscrivere contratti in tutti i passaggi della filiera. Contratti con scadenze, quantitativi, modalita’ di pagamento. Intervento a garanzia dei produttori, che da tempo lamentavano tempi lunghi nei pagamenti anche per prodotti freschi, con il rischio di vedere “ritocatto verso il basso” il proprio compenso alla luce delle oscillazioni del mercato. Provvedimento, questo del contratto, che non avra’applicazione obbligatoria, ma a discrezione di ogni Stato membro.

In Italia, pero’, appare scontato che venga applicato, visto che il ministro Catania aveva gia’ fatto inserire una norma analoga all’interno del decreto Liberalizzazioni. “È una questione di trasparenza – sostiene il ministro -. Con l’applicazione dei contratti, oltre a tutelare i produttori, sara’ contrastata l’evasione e sara’ monitorata anche la provenienza dei prodotti, a garanzia dei consumatori”.

Il Pacchetto Latte potrebbe essere soltanto il primo intervento radicale sulle dinamiche di negoziazione dei prezzi, visto che gia’ si parla di “Pacchetto Qualita’”, che potrebbe portare a norme analoghe per il settore dei prosciutti.

“Con il Pacchetto Latte e’ stata aperta una breccia – spiega l’europarlamentare Giovanni La Via -. Ora spingeremo affinche’ questa normativa possa trovare applicazione anche per tutti gli altri settori dell’agroalimentare, con particolare attenzione alle produzioni di qualita’ italiane. Contiamo entro l’estate di concludere l’iter legislativo”.

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