sabato 4 agosto 2012

Decreto Sviluppo è legge: novità 2012 tra cui bonus ristrutturazioni al 50%

Il 12 agosto 2012 è entrato in vigore il Decreto Sviluppo 


(Decreto Crescita - DL n. 83 del 22/06/2012) convertito dalla legge 134/2012. 

recante “misure urgenti per la crescita del Paese”,  
pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 187 del 11-08-2012.

Tra le norme previste l'aumento della detrazione per le ristrutturazioni edilizie, dal 36 al 50% e nuovi eco incentivi per le auto
Per quanto riguarda il bonus ristrutturazione, grazie al bonus fiscale che passa dal 36 al 50%, le ristrutturazioni includono anche la messa a norma degli impianti elettrici domestici e la possibilità di installare un impianto domotico, cioè tecnologico, allo stesso prezzo dell'impianto tradizionale.Si possono, per esempio, integrare sistemi di allarme e antifurto con telecamere, citofoni, videocitofoni e centraline, installare apparecchi di rilevazione gas, impianti di comunicazione e robotica per facilitare la mobilità dei disabili in casa. L'agevolazione c'è anche per la cablatura degli edifici finalizzata al risparmio energetico.
Chi, dunque, decide di mettere in sicurezza il proprio appartamento, avviando i lavori tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013, nel giro di dieci anni, riavrà la metà dell'investimento fatto, sotto forma di detrazione dalla dichiarazione dei redditi, per un massimo di 96mila euro.
Per quanto riguarda, invece, gli eco-incentivi statali per l’acquisto delle auto elettriche, che partiranno dal 2013, la nuova norma del dl Sviluppo prevede che le vetture ecologiche potranno essere ricaricate tramite apposite colonnine, obbligatorie in tutti i nuovi palazzi che ospitano uffici e negozi.
Gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive, rientrano tra le misure per la mobilità sostenibile, aggiunte al testo elaborato dal governo durante l’iter parlamentare. Il bonus, da 3.000 a 5.000 euro, spetta a chi comprerà, anche a leasing, un’auto ecologica nuova, immatricolata tra il primo gennaio 2013 e il 31 dicembre 2015.
Per ottenere la somma bisognerà rottamare un vecchio veicolo di cui si è proprietari o utilizzatori da almeno 12 mesi in caso di locazione finanziaria. Il contributo sarà del 20% del prezzo per gli anni 2013 e 2014 e scenderà al 15% nel 2015. Sono previsti determinati massimali in relazione alle emissioni della vettura. L'aiuto sarà composto per metà dal bonus statale e per l’altra metà da uno sconto praticato dal venditore.
Il negoziante verrà rimborsato in seguito dalle aziende costruttrici o importatrici dell’auto. Tra i modelli che si potranno acquistare con gli eco-incentivi, i veicoli a trazione elettrica, ibrida, Gpl, a metano, a biometano, a biocombustibili e a idrogeno che producono emissioni di anidride carbonica non superiori a 120 g/Km.
Tra le altre novità previste dal dl, la proroga ormai stabilita al 2013 del sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti; novità in materia Iva, per cui sarà possibile versarla solo dopo l’incasso del corrispettivo e di detrarla solo dopo il pagamento delle fatture.
Questa misura servirà a mantenere l’equilibrio finanziario delle piccole imprese; e in materia di edilizia. In questo caso, sempre relativamente all'Iva, le imprese edili potranno portare a compensazione l’imposta a credito relativa agli immobili invenduti anche dopo 5 anni dall’ultimazione dei lavori.
In questo modo il settore dell’edilizia potrà trarre beneficio, insieme agli impiantisti, anche dall’innalzamento dell’aliquota (dal 36 al 50%) e dell’importo (da 48 a 96.000 euro) delle detrazioni Irpef per i lavori di ristrutturazione e dalla proroga dei benefici fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Il decreto Sviluppo rappresenta "un segnale importante nella direzione dello sviluppo. Ad esso dovranno ora fare seguito ulteriori azioni per liberare risorse per gli investimenti, rilanciare l'occupazione, soprattutto giovanile, e la domanda interna". È questa la valutazione che dà Confindustria del provvedimento approvato oggi in via definitiva dal Senato.

"Il confronto costruttivo con Governo e Parlamento - dice Confindustria - ha fatto sì che, durante l'iter di conversione, siano state accolte molte delle proposte di Confindustria in materia di semplificazioni, infrastrutture, efficienza energetica, edilizia. Queste ultime, in particolare, sono suscettibili di produrre un impatto positivo sull'occupazione e sugli investimenti, con possibili effetti anticiclici. Bene anche le misure fiscali - aggiunge - in particolare le novità sull'Iva per cassa e sulla deducibilità delle perdite sui crediti, soprattutto in una fase di forte restrizione del credito che incide in particolare sulle pmi. Sono, invece, necessari ulteriori passi avanti sul tema degli strumenti finanziari per le imprese".

"Positivi gli interventi sull'agenda digitale, sulla revisione della legge fallimentare, sulla giustizia civile e le modifiche in materia di mercato del lavoro. Quanto alle misure di riordino degli incentivi per il Mezzogiorno - conclude la nota - Confindustria auspica che seguano a breve interventi più incisivi per favorire occupazione e crescita. Infine, Confindustria ribadisce l'esigenza di intervenire con decisione e senza ritardo sui temi dell'innovazione e della ricerca, strategici per la crescita e la competitività delle imprese".







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